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Una tessera…sospesa.

Carissimi,
ci prepariamo a vivere nei nostri percorsi associativi la proposta annuale dell’adesione! Abbiamo, come ogni anno la possibilità di raccontare a tutti, come l’esperienza dell’Azione Cattolica abbia la capacità di farci vivere guardando l’orizzonte più ampio che si apre di fronte a noi, con lo slancio missionario che ci spinge ad andare incontro a tutti e a non lasciare nessuno indietro. In questo anno particolare, nel quale l’esperienza della pandemia ha segnato le nostre comunità e i nostri territori, vogliamo tornare a riaffermare con forza il valore della fraternità e della scelta associativa, che ogni anno rinnoviamo con l’adesione e di cui, oggi ancora di più, riscopriamo la profonda importanza. Grazie per l’impegno con cui ancora una volta vi prendete a cuore la vita delle persone, dell’AC e della Chiesa anche attraverso l’adesione: siamo insieme, “sulla stessa barca”, certi che il soffio dello Spirito gonfierà le nostre vele, con i tempi e nella direzione che Lui sa.
(Azione Cattolica Italiana – Adesioni 2020/2021)

Prendendo spunto dal caffè sospeso, tradizione nata a Napoli e diffusa in tutto il mondo, l’Azione Cattolica Diocesana ha deciso di promuovere e di proporre l’iniziativa “LA TESSERA SOSPESA”.
«Quando un napoletano è felice per qualche ragione – diceva Luciano De Crescenzo – invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due: uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo. Il caffè sospeso è un atto d’amore».
L’Azione Cattolica Diocesana ha deciso di farsi coinvolgere dal circolo del dono, che può innestare l’atto gratuito e anonimo di chi vuole bene all’altro, chiunque esso sia in totale gratuità evangelica.
Sarà possibile regalare una o più tessere dell’Azione Cattolica a chi non se lo può permettere o a chi ha conosciuto per la prima volta l’associazione durante le iniziative formative in estate. Ma i destinatari di questo dono possono essere anche coloro che dimostrano fedeltà ed interesse alle iniziative di Ac durante l’anno, pur non aderendo mai con la tessera. Regalare una tessera associativa ad altre persone è un vero e proprio atto d’amore: incoraggia tanti altri laici a pronunciare il loro “sì” alla Chiesa e al mondo.

Il socio di Ac non può essere solo un partecipante, un collaboratore. Ai responsabili è chiesto di costruire l’unità nella comunità, di coltivare relazioni fraterne, di vivere gesti audaci di tenerezza, di solidarietà, di giustizia, di perdono. Corresponsabile non è solo chi fa le cose insieme ad altri, ma prova a sognarle, a pensarle, a costruirle insieme, a pregarci su: è chi sa fare “pazzie” nel dare tempo, cuore, energie, nonostante la dura vita quotidiana e i numerosi impegni famigliari, lavorativi, di studio.
Quella dell’Azione Cattolica è una storia che inizia da lontano. È una storia che si intreccia con la vita di tanti uomini e donne che hanno lavorato con passione e fedeltà servendo la Chiesa e contribuendo a costruire il Paese in cui viviamo.
Vivere l’associazione oggi significa, da laici, con profondo senso ecclesiale, avere attenzione alla vita quotidiana delle persone. In questo gli aderenti sono stati, e lo sono tuttora, sollecitati dalle parole che papa Paolo VI, un Santo contemporaneo, ha rivolto all’Azione Cattolica italiana nel 1967: «Questa la prima indicazione di marcia: venite, venite vicino. L’altra indicazione di marcia: andate, andate lontano, più lontano che potete, come vanno i missionari, nel mondo che vi circonda, nel mondo che si è staccato dalla fede e dalla vita cristiana; lontano dove il sacerdote non arriva, nel regno delle realtà temporali che hanno bisogno di essere penetrate dal soffio dello Spirito… Vicino e lontano, come i discepoli, come gli apostoli del Signore». Anche l’allora cardinale Bergoglio (Papa Francesco), nel 2011, così si rivolgeva all’A.C. argentina: «Se vivete l’appartenenza all’Azione Cattolica con forza, dovete vivere in questa tensione, una tensione tra l’interiorità dell’incontro con Gesù che spinge verso l’esterno e mette tutto in questione, tra un andare e un tornare continuo».
Il 7 Dicembre la celebrazione della Festa dell’Adesione la vivremo insieme a tutti gli associati ma in modalità diversa e sappiamo con certezza che, non mancherà in tutti voi la capacità di viverla in maniera speciale nelle vostre parrocchie.

La Presidenza Diocesana augura un buon lavoro per l’avvio del nuovo Anno Associativo 2020/2021.
La Presidente Diocesana
Concetta Coppotelli

COME FARE:
Sulle modalità dell’iniziativa i responsabili parrocchiali possono contattare il centro diocesano nella persona del Presidente o della segreteria.

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